Per molto tempo, il successo di una destinazione turistica è stato valutato attraverso indicatori quantitativi ben definiti: numero di arrivi, presenze, durata media del soggiorno, tasso di occupazione delle strutture ricettive.
Questi parametri, direttamente collegati alla crescita economica e alla capacità di attrarre un numero crescente di visitatori, hanno guidato le strategie di enti turistici locali, regionali e nazionali, così come delle amministrazioni pubbliche e degli operatori del settore.
Ma il turismo è cambiato
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione significativa delle preferenze dei viaggiatori, accompagnata da una crescente sensibilità verso la sostenibilità e l’impatto sociale delle attività turistiche. Questo ha reso sempre più urgente un cambiamento nel modo di interpretare il successo turistico.
Accanto ai dati tradizionali, oggi emergono nuovi fattori di competitività che ridefiniscono il concetto di attrattività di una destinazione. L’obiettivo non è più solo attrarre numeri elevati, ma offrire esperienze autentiche, generare valore e rispettare gli equilibri del territorio.
Dai numeri all’esperienza
Una destinazione non è più considerata vincente solo perché accoglie migliaia di turisti, ma perché riesce a offrire un’esperienza turistica autentica, sostenibile e di valore. È una visione che supera il concetto di visita, per abbracciare una relazione più profonda tra il viaggiatore, il luogo e la comunità che lo abita.
L’interazione significativa, l’impatto positivo e la qualità percepita diventano criteri centrali. In questo nuovo paradigma, tre aspetti emergono come fondamentali: autenticità, sostenibilità e valore.
1. L’autenticità come leva di attrattività
Un’esperienza autentica consente al viaggiatore di entrare in contatto con la vera essenza di un luogo. Non si tratta solo di vedere, ma di vivere. Questo avviene attraverso attività gestite dalle comunità locali, la scoperta delle tradizioni, l’interazione con le persone del posto, l’esplorazione di itinerari meno battuti dal turismo di massa.
In un mercato dominato da proposte standardizzate, l’autenticità rappresenta un elemento distintivo capace di influenzare la soddisfazione e la fedeltà dei turisti.
2. La sostenibilità come necessità e valore
Un’esperienza è sostenibile quando rispetta l’ambiente, la cultura e l’economia locale. Questo si traduce in una serie di comportamenti e scelte: dal trasporto ecologico alla riduzione dei rifiuti, dal supporto alle imprese locali alla gestione consapevole dei flussi turistici.
Il rispetto per il territorio, la valorizzazione delle risorse locali e la tutela del patrimonio sono condizioni imprescindibili per garantire la continuità nel tempo del turismo.
3. Il valore come scambio bidirezionale
Oggi il concetto di valore è cambiato: non è più unidirezionale, ma condiviso tra viaggiatore e destinazione. Per il turista, valore significa arricchimento culturale ed emozionale; per la destinazione, significa generare ricchezza, crescita e coesione sociale, senza compromettere la propria identità.
Il valore di un’esperienza si misura anche attraverso la capacità di lasciare un impatto positivo, non solo un ricordo.
Nuovi indicatori per nuove priorità
Ma per capire quali sono i fattori che portano al successo di una destinazione turistica, dobbiamo andare oltre. Tra gli indicatori chiave che stanno acquisendo sempre maggiore importanza troviamo:
Soddisfazione e percezione del visitatore: recensioni, Net Promoter Score (NPS) ed engagement sui social media sono strumenti sempre più utilizzati per comprendere il livello di gradimento di una destinazione;
Sostenibilità ambientale: indicatori come la gestione dei rifiuti e la capacità di preservare il patrimonio naturale e culturale del territorio sono sempre più centrali nelle strategie turistiche contemporanee;
Bilanciamento tra turismo e qualità della vita locale: il turismo non deve essere un peso per la comunità locale: l’indice di overtourism, la percezione degli abitanti e il livello di convivenza tra turisti e residenti sono oramai parametri fondamentali;
Diversificazione dell’offerta: una destinazione di successo non è più solo quella che punta sul turismo di massa, ma quella che sviluppa proposte esperienziali uniche, coinvolgendo attivamente il territorio e le comunità locali;
Impatto economico distribuito: il valore economico generato dal turismo deve essere misurato anche in termini di redistribuzione della ricchezza tra le piccole imprese locali, artigiani e produttori del territorio, e non solo attraverso il fatturato di grandi catene alberghiere.
Il futuro delle destinazioni turistiche è qualitativo
Il passaggio da un modello quantitativo a uno qualitativo è già in atto. Le destinazioni che sapranno ripensare le proprie strategie mettendo al centro la sostenibilità, l’esperienza turistica e la relazione con la comunità locale, saranno quelle capaci di attrarre viaggiatori più consapevoli e responsabili.
Costruire un modello turistico più equilibrato, inclusivo e duraturo non è solo una sfida, ma una necessità.
di Josep Ejarque