Overtourism e proteste: un campanello d’allarme globale
Il fenomeno dell’overtourism è diventato centrale nel dibattito sul futuro del turismo. Le recenti manifestazioni anti-turismo in paesi come Spagna, Croazia e Grecia evidenziano un disagio crescente nelle comunità locali. Non si tratta di essere “contro i turisti”, ma contro un modello di sviluppo turistico non regolato e insostenibile.
Tre approcci alla gestione dell’overtourism
- Modello soft: città come Copenaghen, orientate al turismo lento e sostenibile;
- Modello hard: città come Barcellona e Amsterdam, con forti restrizioni e regolamentazioni;
- Modello ibrido: esempi di Santorini o Riomaggiore, dove si cerca un equilibrio tra flussi turistici e vivibilità.
Il vero problema non è il turismo, ma la mancanza di gestione.
In Italia, il dibattito sull’overtourism è ancora poco strutturato. Il nodo cruciale non è l’arrivo dei turisti in sé, ma lo sviluppo incontrollato di affitti brevi e locazioni turistiche, spesso a discapito della residenzialità.
Le cause della saturazione turistica sono:
- Crescita esponenziale di case vacanza e Airbnb, fuori da ogni pianificazione;
- Declino dell’offerta alberghiera a favore di modelli ad alto volume;
- Assenza di limiti alle locazioni brevi nei centri storici e in località ad alta attrattività.
Questa dinamica trasforma la saturazione occasionale in congestione permanente, con effetti dannosi per la qualità della vita dei residenti e per l’esperienza turistica stessa.
Le conseguenze del sovraffollamento turistico
Le tensioni tra turisti e residenti nascono da problemi strutturali irrisolti:
- Sovraccarico dei servizi pubblici (trasporti, rifiuti, sicurezza);
- Perdita dell’identità urbana e dello storico tessuto commerciale;
- Difficoltà nell’accesso alla casa per i cittadini locali;
- Crescente percezione di un turismo “invasivo” e poco rispettoso.
Quindi, le recenti proteste in Europa non sono dirette ai visitatori, ma denunciano la mancanza di governance nelle destinazioni.
Di conseguenza, l’unica via per affrontare l’overtourism è ripensare completamente il modello di sviluppo turistico. Il criterio guida deve essere la sostenibilità, intesa non solo in chiave ambientale, ma anche sociale ed economica.
Gli obiettivi chiave per una nuova visione del turismo pertanto devono essere:
- Valorizzare il territorio con proposte a valore aggiunto;
- Redistribuire i benefici del turismo alla comunità locale;
- Rigenerare l’accoglienza e il senso di ospitalità;
- Recuperare l’accettazione sociale del turismo attraverso inclusività e rispetto reciproco.
Dall’overtourism alla gestione consapevole del turismo
L’aumento dell’interesse per temi come overtourism e overcrowding può essere l’occasione per ripensare l’intero sistema turistico. È tempo di superare l’approccio basato sulla sola crescita, e abbracciare una visione empatica, sostenibile e rigenerativa del turismo.
Le destinazioni che sapranno farlo saranno in grado di tutelare il benessere dei residenti, garantire un’esperienza autentica ai turisti e costruire un modello duraturo e rispettoso.
di Josep Ejarque