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Il Destination Manager: la Regola dei Tre Terzi

Dal marketing dominante alla gestione olistica

Negli ultimi decenni, il turismo ha subìto trasformazioni profonde, che hanno ridefinito il modo in cui le destinazioni vengono gestite e promosse. Un tempo, il Destination Manager (o la DMO) dedicava il 75% delle risorse alla promozione turistica, lasciando appena il 15% alla gestione e il 10% alla pianificazione strategica. L’obiettivo era “attrarre visitatori”, ma senza una visione integrata o sostenibile.

Oggi questo approccio non è più sufficiente: sebbene si dimostri efficace nel breve termine per attrarre visitatori, si è rivelato insufficiente di fronte alle sfide che oggi il turismo sottopone alle destinazioni: dall’overtourism alla sostenibilità, dalle nuove aspettative dei viaggiatori all’attenzione alla qualità di vita dei residenti.

Oggi il panorama turistico è mutato profondamente: tutti sappiamo che i viaggiatori cercano esperienze autentiche, sostenibili e ben gestite, ma spesso dimentichiamo che adesso ci sono diverse generazioni di turisti (Baby boomer, Millennial e Gen Z), ma ognuna con sue caratteristiche e bisogni. Pertanto, non si può più generalizzare la proposta turistica.

Nuove sfide per i destination manager e per un turismo complesso e globale

Le destinazioni turistiche si trovano a fronteggiare problemi sempre più articolati:

  • Overtourism e pressione infrastrutturale
  • Cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale
  • Turismofobia e perdita di coesione sociale
  • Affitti brevi e saturazione ricettiva
  • Carenza di infrastrutture pubbliche e servizi urbani
  • Squilibrio tra offerta autentica e qualità della vita dei residenti
  • Mutazione del tessuto commerciale urbano

In questo scenario complesso, non è più possibile gestire il turismo con logiche promozionali. Serve una vera rivoluzione gestionale.

Il nuovo paradigma si riassume in un concetto chiave:
“From destination marketing to destination management”

Significa spostare il baricentro:

  • dalla visibilità alla sostenibilità,
  • dal volume dei turisti alla qualità dell’esperienza,
  • dalla promozione alla governance.

La Regola dei Tre Terzi: un modello per destinazioni sostenibili e destination manager efficienti

Per rispondere efficacemente alle nuove esigenze, propongo un modello pratico: la Regola dei Tre Terzi.
Un approccio operativo per ridistribuire in modo equo le priorità del Destination Manager.

1. Marketing e promozione (1/3)

Promuovere la destinazione resta importante, ma:

  • con strategie di marketing responsabile;
  • orientate alla qualità, non alla quantità;
  • segmentando i target secondo valori e aspettative.

2. Pianificazione strategica (1/3)

Serve una visione a lungo termine per:

  • gestire la capacità di carico;
  • sviluppare infrastrutture sostenibili;
  • garantire coerenza tra turismo e comunità locale.

3. Gestione della destinazione (1/3)

La vera sfida è governare il sistema turistico locale, creando equilibrio tra:

  • esigenze dei residenti,
  • benessere del territorio,
  • aspettative dei visitatori.

Adottare questo modello significa ripensare completamente il ruolo del Destination Manager.

Si tratta di:

  • integrare gestione, promozione e strategia;
  • costruire destinazioni resilienti e sostenibili;
  • valorizzare esperienze autentiche e relazioni con il territorio.

Il futuro del turismo è nella gestione consapevole

Il turismo sta attraversando una delle sue più profonde rivoluzioni.
Per affrontarla, non bastano buone intenzioni: servono strumenti, modelli e visione strategica.

Il Destination Manager del futuro dovrà essere:

  • mediatore tra interessi diversi,
  • innovatore nella governance,
  • facilitatore di sostenibilità e coesione sociale.

Solo con un approccio equilibrato e consapevole potremo garantire un futuro sostenibile per il settore e per le destinazioni che amiamo.

di Josep Ejarque